L'ombra periferica della quotidianità avvolgeva oramai i nostri giorni. Frantumava le nostre giovani menti. La quotidianità diventò frenesia, la frenesia....anomalia e poi abitudine. Eravamo ostaggi della nostra stessa vita. Un surrogato di vita, e noi come tartarughe, lenti nel reagire.



sabato 2 gennaio 2010

Dove soffia il vento


Hi.

Ricordate chi volle l'abolizione dell'immunità parlamentare e perchè.
Leggete le citazioni dei politici che si espressero contro, non la revisione storica mistificata da qualcuno a caso.

Altri tempi, stesse persone, stessa voglia di cavalcare l'umore popolare.
Ora i tempi son cambiati, il padrone della ferriera li ha tutti a libro paga, ed in più l'umore popolare lo costruisce lui, almeno di quella fetta di popolo che si nutre di tv.
La memoria va esercitata e coltivata, perchè è nella distorsione della realtà e nelle nebbie calate ad arte su un passato anche così recente che si puntella la macchina revisionista e propagandistica di Papi P2, "l'utilizzatore finale" di tutto.

1993, dopo il rifiuto, e relativo sconcerto popolare, delle autorizzazioni a procedere per Craxi, furono presentate due mozioni: una firmata da Bossi, Maroni e Castelli, l' altra da Fini, Gasparri e La Russa.
«Se il ministro De Lorenzo - sentenziò Fini - fosse stato un cittadino qualsiasi, oggi sarebbe in galera».

E anche: «Lo sdegno e l' amarezza che pervadono la Nazione di fronte allo scandaloso verdetto di autoassoluzione che il regime si è confezionato sono da noi interamente condivisi». Superando «l' inammissibile scudo dell' immunità parlamentare», aggiungeva Fini, i giudici andavano messi nelle condizioni di «svolgere sino in fondo la loro funzione». (Ansa, 30 aprile 1993).

E la Lega: «auspichiamo una maggiore decisione nell' abolizione di privilegi che non trovano oggigiorno altra giustificazione se non un corporativo interesse di casta». (Ansa, 29 ottobre 1993).

Apprezzo sempre più la dignità di un verme nella sua nudità, che questa feccia sanguisiguga.

Tartarughe surrogate.

Bye.

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